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Emozioni che influenzano il comportamento

  • Immagine del redattore: Massimo D'Amico
    Massimo D'Amico
  • 8 nov 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Le emozioni che proviamo quotidianamente possono influenzare il comportamento e il nostro modo di percepire la realtà? Le Neuroscienze ci dicono di si!


Molte persone trascorrono la maggior parte del loro tempo comportandosi come automi, lasciando che il loro corpo e tutte le esperienze sensoriali facciano da pilota automatico. Perché accade questo?


Per forza di cose agiamo nel mondo fisico attraverso il corpo e i cinque sensi. Pertanto le esperienze che facciamo attraverso i sensi in qualche modo ci definiscono.


Le emozioni sono la risposta interiore a ciò che sperimentiamo nel mondo esterno, influenzano la percezione di ciò che siamo, il nostro rapporto con gli altri e con la realtà che ci circonda. La conseguenza inevitabile è la creazione di schemi percettivi e modelli di comportamento.


Questi modelli, una volta consolidati, ci portano ad agire nuovamente seguendo le stesse modalità, facendoci provare quelle stesse emozioni che andranno a consolidare ulteriormente il modello e lo schema di comportamento. Attraverso questo circolo vizioso, che vogliamo trasformare in circolo virtuoso, si innesca una sorta di “pilota automatico”.


“Se fai ciò che hai sempre fatto otterrai ciò che hai sempre ottenuto.”


Per chiarire meglio il concetto prendiamo ad esempio una persona dedita all’abuso di sostanze alcoliche.


Le circostanze, i modelli culturali, gli amici, gli ambienti che frequenta, i suoi gusti e le sue tendenze acquisite, lo hanno portato a stringere un patto d’acciaio con la bottiglia, per cui ogni occasione è buona per bere. Da questa esperienza quotidiana non ne trae solo il gusto di bere un bicchiere, ma delle emozioni come ebrezza, innalzamento del tono dell’umore e così via.


In altre parole attraverso questo processo ha ben istruito il suo “pilota automatico” (il subconscio) in modo continuativo e inconsapevole, fino al punto da rendere quello schema comportamentale una schiavitù, una dipendenza.


Dopo molti anni, magari sotto consiglio del medico, la mente conscia potrà indicargli che forse è il caso di smettere di bere, ma il subconscio, le emozioni e il corpo sono programmati a sentire diversamente. A questo punto si rende conto che la forza di volontà di cui dispone non è sufficiente, in quanto un semplice stimolo esterno, come una festa in discoteca, ha riattivato il pilota automatico inducendolo a ricominciare a bere.


Chissà quante storie come questa avrete sentito.


Chi è il responsabile di questi automatismi?

Per conoscere la risposta leggi Il Potere del Subconscio!

 
 
 

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Massimo D'Amico

Tel: +39 342 5148 378​maxdamico.mda@gmail.com

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